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//Il genio (dell'IA) è uscito dalla lampada!

Le Intelligenze Artificiali sono ormai in uno stadio evolutivo che impedirà di fermarle. Ora è possibile creare la propria IA personale, sia per la vita privata che per il lavoro. Curiosi ?

Nei giorni scorsi mi sono messo a studiare, come promesso nell’ultimo post sui LLaMa. Avevo bisogno di calarmi fino al collo nella marmellata per capire bene l'argomento, altrimenti non avrei potuto parlarne sul blog. Il tutto per evitare (a me stesso) di parlare a vanvera, come sento fare sempre più spesso riguardo le IA.


A questo punto, non potevo più attendere e ho ripreso le mie nozioni da buon programmatore di qualche anno fa, deciso ad installare almeno 2-3 IA personali sul mio notebook.

"IA Personali" significa avere a disposizione 'copie' di modelli simili a chat GPT che 'girino' su un hardware di mia proprietà, siano addestrate secondo i miei criteri, rispondano solo a me, senza che nessuno possa vedere cosa gli chiedo e cosa mi rispondono.


Posto che non sono sicuramente il più grande dei guru - ed è un vantaggio, perché se ci riesco io ci potete riuscire anche voi - ho prima giocato con Freedom GPT e Falcon (di cui parleremo a breve, che non gira sul mio mac, troppo poco potente) portando poi tutta la mia attenzione a GPT4ALL, una piattaforma open-source che include un’applicazione che permette di interagire e interrogare diversi modelli di IA da un’interfaccia sostanzialmente copincollata da Chat-GPT. E mi sono installato pure i sorgenti per fare qualche modifica.

In sostanza, nel giro di qualche ora (tempo necessario a scaricare un centinaio di gb di modelli LLM) ero pronto e mi stavo preparando a fare un bel post per spiegarvi passo per passo come fare a:

  1. fare la stessa domanda, contemporaneamente, a più modelli LLM;

  2. fare un tuning personalizzato a questi modelli per rimuovere censure (e benpensare vari) e capire come funziona un Transformer in assenza di troppi vincoli;

  3. iniziare a caricare documenti personali e aziendali per vedere come reagiscono i vari modelli.


Com’è andata?

Maluccio:

  • I parametri di Temperatura, Top P e K, Penalità che ancora non ho approfondito, sono settati piuttosto male e dopo poche ore di gioco ho visto che ChatGpt4 ha ancora un discreto vantaggio competitivo per un non-esperto.

  • Tornare a cercare di programmare dopo 48 ore di esperimenti mi ha scatenato un mal di testa come non lo avevo da anni. L’ho attribuito al costo di riattivare circuiti neuronali che davo per perduti.

  • Le risposte sui miei dati personali erano molto fantasiose, su quelli aziendali ancora di più (ho fatto ridere qualche amico girando domande e risposte). Colpa del fatto che ho dedicato ancora troppo poco tempo al tuning.

Però…

… nel delirio causato dal mal di testa, ho capito che era successo qualcosa di grosso.

Un ex-programmatore come me, non espertissimo di IA, aveva accesso a 10 modelli, li poteva addestrare bypassando ogni forma di regolamentazione che sarà inventata in futuro e, senza essere connesso ad Internet, interrogarli e fargli fare cose, generazione di codice compresa.


Dovete sapere che il libro GLIMPSE inizia a svilupparsi attorno al concetto di un’IA, che si chiama AN, che ad un certo punto viene per sbaglio connessa ad Internet.

Un’IA che è rimasta per anni isolata sui computer del suo creatore, Cheng.

Se […] la sua intelligenza artificiale AN fossero entrati in contatto con Internet o, peggio ancora, qualcuno che stesse osservando i loro passi avrebbe potuto rubarla, diffonderla, ma lei non era pronta, era la sua creatura, sapeva di quanto ancora avesse bisogno per crescere e di quanto poteva essere pericolosa se lasciata incontrollata.

Dovete inoltre sapere che, quando si maneggia ‘merce digitale pericolosa’ come un’Intelligenza Artificiale Evoluta, è bene tenerla bene isolata dal mondo. Tre buone regole etiche sono:

  1. 🚫 Non connetterla ad Internet

  2. 📚🚫 Non insegnarle/permetterle di generare codice. E comunque non connetterla ad Internet.

  3. 🤖🚫 Non sviluppare ‘Agenti’ autonomi basati su quella IA. Evitando comunque di connetterla ad Internet.

AN, l’IA del libro Glimpse era totalmente predisposta per generare codice, aveva piena coscienza di meccanismi di sicurezza informatica ed era dotata di agenti che le permettevano di conoscere automaticamente qualunque fonte il suo creatore, Cheng, le fornisse. Ma il suo creatore l’aveva tenuta rigorosamente scollegata da Internet fino al momento in cui un suo collaboratore… si era sbagliato.


Quindi…

I paralleli con la storia dei LLaMA credo siano evidenti. Seppure i modelli LLM di oggi non siano delle AGI, Intelligenze Artificiali Generali, ci vanno molto vicino. Come raccontavo anche in Come Funziona Chat GPT ciò che conta è il risultato, quello che a noi appare come reale. E sfido chiunque a non essere sorpreso dalla qualità delle risposte dell’IA di OPENAI.


Il mio mal di testa mi ha fatto tornare in mente le regole auree dell'etica dell'IA ed ho realizzato che:


  1. 🌐💻 Ci sono già IA connesse ad internet (ChatGPT 4, Bard, Bing, ecc.)

  2. 💡🖥 Generano codice (Copilot, ChatGPT, Bard, ...)

  3. 🤖🎯 Trovate già decine di agenti per eseguire compiti complessi ed articolati basati su IA ( Auto GPT per tutte...)

  4. 🌍🙌 Sono disponibili a tutti !!!


Dopo il mio mal di testa mi sono reso conto che stavo rivivendo, seppur goffamente, il capitolo del libro Glimpse in cui viene ‘liberata l’IA’.


Ho capito che il Genio è già uscito dalla lampada! Non si può più fermare.


E che questo è già accaduto qualche migliaio di volte nelle ultime settimane, perché è diventato di fatto un modello self-service, come vedete di seguito; queste sono Chat pubbliche in tempo reale con GPT4ALL pubblicate da Nomic.ai :


Nelle ultime settimane, migliaia di persone sono ora in possesso della loro IA Personale che, seppur non ancora all’altezza di Chat-GPT4, gli permetterà di ciondolarsi per scegliere di quale fazione fare parte, come scrivevo nello scorso post, tra:

  1. chi ignorerà questa possibilità;

  2. chi cercherà di coglierla onestamente rispettando le regole;

  3. chi la sfrutterà e basta.

E se siete d’accordo con me che il problema non è l’IA in sé, ma l’uso che se ne fa e che dietro al problema ci siamo noi umani… beh direi che è il momento di iniziare a comprendere davvero un po’ di più come rapportarci con questo passo evolutivo.


Se "Da un grande potere derivano grandi responsabilità." di chi è la responsabilità che deriverà da chi "sfrutterà e basta" tutto questo potere?


Pensieri?

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