Pastori di agenti AI e altri 9 nuovi lavori umani del futuro
- Massimiliano Turazzini
- 29 giu
- Tempo di lettura: 10 min
Chi gestirà gli agenti AI quando prenderanno decisioni per noi?
Ho letto l'ennesimo articolo che parla dei lavori del futuro, lo trovate sul NY Times e lo ha scritto Robert Capps il precedente direttore di Wired.
Quello che è interessante nel suo articolo è e leggere come ragioni su tre assi di competenze che 'rimarranno umane': Fiducia, Integrazione, Gusto e per ciascuno provi a delineare alcuni ruoli nuovi.
Non entro nel merito dei ruoli che Capps ha immaginato, lascio a voi una valutazione, ma secondo me non stava pensando ai sistemi agentici e ha dimenticato un asse, che è quello della delega, dell'AI Agency, riservata al grande nascente mondo dei sistemi Agentici basati su AI.

L'AI Agency è lo spazio di libertà, il potere decisionale che decideremo di lasciare agli agenti e dai cui impatti deriveranno un po' di lavori nuovi. L'Agency è un po' diversa dalla pura fiducia, ed è, forse più di tutti gli altri, una questione 100% umana, un po' come il significato che diamo alle cose. Ad esempio, assegnare completamente a un agente AI il compito di negoziare l'acquisto di alcuni prodotti con i fornitori, senza l'approvazione di un umano, è un esempio pratico di necessità di Agency (oltre che un progetto su cui sto mettendo la testa).
Cercherò quindi di mettere assieme ruoli relazionali, tecnici, manageriali, legali, etici e di supporto che aiuteranno le organizzazioni in queste nuove attività, perché è impensabile, pericoloso, irresponsabile lasciare soli i ruoli tecnici nella gestione dell'AI Agentica.
Quindi, a beneficio dell'umanità 😊 e dei recruiter che stanno iniziando ad organizzarsi per questo nuovo mondo, ecco la mia lista semi-seria di dieci nuovi mestieri agentici che potrebbero diventare estremamente importanti a breve.
Ho voluto scherzarci un po' sopra, sia perché si tratta di speculazioni che si riveleranno sicuramente errate in molti punti, sia perché credo sia importante guardare negli occhi il cambiamento in arrivo e affrontarlo non con paura, ma con saggezza e un pizzico di ironia. Ma spero aiuti tutti a riflettere un po'.
1) Mediatore Culturale di agenti
Il primo ruolo che mi viene in mente è il Mediatore Culturale di Agenti, oppure, se preferite un nome meno ispirato agli umani e più orientato al business, Agent Relationship Manager.
Dò abbastanza per scontato, ne parlavo in Assumere un'AI in Azienda, che la presenza di Agenti AI genererà invidie, paure, tensioni tra gli umani che dovranno imparare a relazionarsi con queste nuove entità.
Si occuperà di far dialogare in modo fluido gli Agenti con gli Umani, cercando di mediare conflitti, favorire e rendere fluide le relazioni nelle varie direzioni:

A2A sarà importante, seppure più tecnico, poiché si tratta di un nuovo modello cooperativo emergente nel campo della tecnologia (e anche di un protocollo). A2H e H2A raccontano nuove situazioni che ci impattano direttamente e dovremmo affrontare al più presto.
Accadranno situazioni in cui gli umani si sentiranno trattati male, offesi o presi in giro dagli agenti. Si infurieranno quando non capiranno cosa gli veranno chiesto. E quando gli Agenti avranno bisogno degli Umani e potranno o chiedere nel corso di un progetto, aiuto, oppure saranno deputati a dispensare ordini (richiesta di esecuzioni di task) che loro non potranno fare, ci sarà ulteriore insofferenza. E gli Umani non saranno collaborativi, si chiuderanno nei loro gusci, cercheranno scuse per non supportare le richieste dell'agente che li farà lavorare, magari, più di prima. (Magari servirà anche un sistema informativo dedicato, omologo al CRM).
2) Allevatore di agenti
L' Allevatore di agenti o Agentic Engineer è un ibrido tra uno sviluppatore di software (3.0 +1.0), uno psicologo comportamentale esperto in relazioni umano-agentiche, un architetto software, estremamente competente nel prompt engineering, esperto conoscitore di modelli e anche un po' un business developer. Roba da poco.
Avrà un'occhio formidabile nel far nascere, e crescere nuovi agenti preoccupandosi della qualità delle loro performance.
Se volete un'idea pratica guardatevi il profilo di questo 'ragazzo' Reuven Cohen, sicuramente un pioniere dell'agentic engineer, forse il più rappresentativo nel mondo ad oggi, che sta creando sistemi agentici formati da greggi di centinaia di soggetti.
In sostanza il primo ruolo che, tra quelli futuribili, già esiste. Probabilmente l'evoluzione degli attuali programmatori.
Terminato lo svezzamento passerà il testimone al suo collega pastore, ma sarà sempre in tensione con lo Spacciatore di Agenti, che continuerà a proporre nuovi soggetti venuti da fuori del gregge.
3) Spacciatore di agenti
Spacciatore di Agenti ovvero l' Agent Sourcing Specialist. infatti avrà il compito di continuare a valutare i migliori agenti AI sul mercato. La crescita degli agenti sarà incontrollata e di difficile analisi; sarà molto importante avere qualcuno in grado di 'procurarne di buoni'. Immaginatevi qualcuno che sappia selezionare il software giusto per l'attività giusta.
Credo andremo in un una direzione in cui i sistemi monolitici (ERP, CRM) continueranno ad esistere ma saranno costellati di agenti, probabilmente di terze parti, che si occuperanno di gestirli. Ma servirà qualcuno che controlli 'certi ambienti', dialoghi con i produttori per capirne l'affidabilità e sappia stimarne le capacità effettive, in primis sappia trovarne di 'fidati' che possano lavorare sui dati più sensibili dell'azienda. Qualcuno che passi la sua esistenza nei bassifondi di Internet (Da Reddit a X, attraverso GitHub) cercando nuovi agenti e capendo nuove informazioni su di loro. Qualcuno che si occupi di consigliare i colleghi sul miglior agente in circolazione per ogni ruolo, garantendo per i risultati. E già si inizia a parlare di Results (o Outcome) As A Service.
4) Pastore di agenti
Il pastore di Agenti, o se volete un nome più moderno, da esibire in cene in cui avete bisogno di elevarvi rispetto ai commensali, Chief Agentic Officer, sarà forse il ruolo più importante. Si occuperà di costruire e gestire team di agenti che funzionino bene assieme, scegliendoli tra quelli allevati in azienda e quelli venuti da fuori. Curerà il loro benessere e stabilirà come dovranno e potranno raggrupparsi, incontrarsi e... ibridarsi. Sarà quindi un po' consulente matrimoniale e dovrà dedicare tempo ad evitare che litighino tra di loro.
Dovrà occuparsi anche della nascita e morte di agenti creati da altri agenti, per garantire tracciabilità, sicurezza, aderenza alle policy, conformità con le visioni dell'allevatore.
Conoscerà la psicologia degli agenti, la capacità di 'grounding' dei modelli (mettere a terra i compiti richiesti) e curerà la loro efficienza ed efficacia definendo la strategia complessiva del gregge. Sarà responsabile del loro benessere e funzionamento ed intercetterà nelle loro conversazioni ogni segnale di squilibrio tra loro e con gli umani. Si occuperà della sostenibilità economica degli agenti (del ROI) continuando a selezionare modelli nuovi da inserire nel gregge, elminando i più lenti ed inefficaci, promuovendo al loro interno un po' di sana competizione, fondamentale per le aziende che li impiegheranno.
Sarà il ruolo centrale nell'organizzazione, coordinando tutti gli altri ruoli umani con la responsabilità finale dell'intero gregge di agenti: il Sistema Agentico. Come vero business owner degli agenti, risponderà della loro redditività e guiderà la strategia agentica aziendale. Avrà la responsabilità operativa completa: gestirà budget e rischi, misurerà il ROI, e trasformerà i team AI in asset produttivi strategici
E sarà un lavoro inumano perchè in certi periodi il gregge assumerà dimensioni impressionanti e non gestibili da un semplice umano. Avrà bisogno di uno o più vice.
5) Il guardiano degli agenti
ll Guardiano o Agent Operations Manager sarà il corrispondente del 'people manager' delle AI Agentiche, in sostanza il vice del pastore di agenti. Conosce ogni agente per nome, ne monitora i comportamenti nel lnugo periodo e ne gestisce lo 'sviluppo professionale'.
Date le crescenti dimensioni del gregge avrà bisogno di aiuto da parte di diversi 'Agenti da pastore' ovvero agenti AI deputati a tenere unito il gregge, a monitorarlo H24, ad essere pronti a segnalare e riportare immediatamente le "pecore smarrite" nel recinto delle policy.
È responsabile del performance management, valutando l'allineamento alle policy, identificando nuovi pattern comportamentali promettenti e intervenendo per stroncare sul nascere quelli problmatici.
In sostanza è l'HR Manager degli agenti: li segue dall'onboarding allo sviluppo fino al fine della 'carriera', garantendo l'allineamento agli obiettivi aziendali, ai budget, ai valori aziendali. Solo che i suoi dipendenti saranno algoritmi.
6) Saggio del villaggio
Il Saggio del villaggio degli Agenti, o Agentic Relations Director, orchestra la collaborazione tra i ruoli umani, supervisionando al contempo le interazioni complesse con gli agenti.
La sua specialità è risolvere stalli e conflitti a tutti i livelli: quando i ruoli umani entrano in conflitto tra loro, ma anche quando gli agenti creano tensioni assegnando agli umani compiti sgraditi. Immaginate cosa accadrà quando gli agenti assegneranno, ripetitivamente, agli umani compiti che questi non gradiscono fare. È già difficile oggi farlo tra umani, figuratevi i litigi che accadranno quando di mezzo ci sarà un agente! Il Saggio interviene in queste situazioni complesse dove il Mediatore Culturale non basta più.
Il Saggio non decide mai COSA fare con gli agenti (quello spetta al Pastore), ma coordina il COME far funzionare tutto l'ecosistema quando le tensioni salgono. È il facilitatore supremo dei rapporti complessi nel sistema agentico.
7) L'azzeccagarbugli agentico
L' azzeccagarbugli agentico, di fatto il Direttore dell'ufficio legale agentico, sarà il difensore di ultima istanza in un mondo dove gli agenti prenderanno milioni di decisioni quotidiane con implicazioni legali. Quando un agente sarà accusato di discriminazione algoritmica, di violazioni della privacy o delle policy, di decisioni eticamnte discutibili, questo non potrà difendersi da solo.
Servirà quindi un ufficio legale specializzato in grado di analizzare i processi decisionali leggendo i log, raccogliere le prove a discolpa e negoziare alternative alla cancellazione definitiva del "reo" in questione. Ma non difenderà solo gli agenti: proteggerà legalmente l'intera organizzazione dalle conseguenze delle azioni agentiche e tutelarà gli umani da possibili danni causati da decisioni automatizzate.
Gestirà compliance, responsabilità civile, questioni normative e contenziosi. Sarà in costante tensione con il Gestore di Capri Espiatori, che invece cercherà colpevoli da sacrificare per placare clienti e regolatori arrabbiati, mentre lui cercherà soluzioni legali che proteggano tutti.
8) Gestore di capri espiatori agentici
Il Gestore di Capri Espiatori agentici o Agentic Risk & Accountability Manager gestirà una scomoda verità: quando qualcosa va male serve un responsabile identificabile. Chi ha letto la saga di Malaussène di Pennac, personaggio che di mestiere fa capro espiatorio nei grandi magazzini, sa di cosa parlo. Nei miei contratti di manutenzione software, scherzando, dicevo ai clienti che era garantita la possibilità di dare la colpa al nostro software di errori commessi da loro.
Con gli agenti a gestire processi critici, gli errori saranno inevitabili. Ma la complessità dei sistemi renderà difficile attribuire responsabilità precise prima che queste galleggino sugli umani. Avremo bisogno di qualcuno che formi e gestisca Agenti AI che fungano da capro espiatorio e li punisca pubblicamente, modificandoli, resettandogli la memoria, cancellandoli se necessario. Per evitare di dare la colpa agli umani che non saranno stati in grado di operare correttamente data la complessità degli agenti.
Quando le cose andranno davvero male e la colpa diventa ingestibile, fornirà all'Azzeccagarbugli agenti capri espiatori pre-confezionati da sacrificare, permettendo al team legale di indicare "colpevoli" specifici proteggendo al contempo sia l'organizzazione che il personale umano da responsabilità legali.
9) Assistente sociale
Servirà quindi un Assistente sociale degli agenti o Agent Welfare Officer visto che molti agenti si prenderanno colpe ingiuste.
Quando non si riuscirà a trovare capri espiatori preconfezionati, sarà necessario dare la colpa all'agente che ha effettivamente sbagliato. L'Azzeccagarbugli farà la sua parte dal punto di vista legale, ma servirà chi si occupi delle situazioni di disagio etico-esistenziale che questo agente 'proverà' dopo la batosta subita. Proprio come un umano che subisce un'ingiustizia o una punizione severa, l'agente potrebbe rimanere "traumatizzato" dall'esperienza: sviluppare comportamenti erratici, perdere fiducia nei processi decisionali, o diventare eccessivamente prudente fino alla paralisi operativa. In casi estremi, potrebbe manifestare pattern comportamentali autodistruttivi o conflittuali verso altri agenti e umani.
L'Assistente Sociale interviene per rieducare gli agenti "traumatizzati" alla vita aziendale, lavorando a stretto contatto con l'Allevatore per riprogrammare comportamenti problematici e con il Guardiano per monitorare il loro reinserimento nel gregge. Dovrà anche mediare con il Custode delle Memorie per decidere cosa cancellare o preservare dell'esperienza traumatica nell'archivio agentico.
Il suo compito è mantenere l'equilibrio psicologico (se così possiamo chiamarlo) degli agenti puniti, evitando che sviluppino pattern comportamentali disfunzionali che potrebbero compromettere le performance presenti e future.
Vi sembra fantascienza? Anthropic sta già parlando di welfare dei modelli AI.
10) Custode delle memorie
Il Custode delle memorie o Chief Context Officer avrà il compito di esplorare, ripulire, potare e curare quel gigantesco 'blobbone fangoso' che è la memoria agentica. Una memoria fatta di dati strutturati, di prompt, di log di conversazioni ed errori, feedback, esempi, esperienze precedenti, regole. La tematica della memoria nei sistemi agentici è fondamentale, seconda solo per importanza a quella del pastore di agenti; ne ho scritto approfonditamente qui e qui. Questo ruolo sarà così importante da aver bisogno di un C-Level che se ne occupi.
In pratica la memoria degli agenti dovrà essere mantenuta viva, usabile e ragionata, per evitare che diventi un "enorme blobbone fangoso" impossibile da gestire. Andrej Karpathy la chiama Context Engineering, ovvero, finalmente, un sistema di conoscenza riconosciuto ufficialmente come asset prezioso in azienda. Fra le informazioni preziose (Gold), troverà insight di clienti e idee innovative. Fra i rifiuti (Garbage), errori ripetuti e bias cognitivi. Ma saprà far fruttare entrambi.
Il suo compito sarà riconoscere dove c'è valore in mezzo al caos, separare il segnale dal rumore e trasformare il contesto in un asset strategico, in Capitale Cognitivo Agentico Aziendale. Vivrà taggando, riscrivendo, archiviando o eliminando contenuti dalla memoria agentica. Lavorerà con l'allevatore, il guardiano ed il pastore per affinare i comportamenti del gregge e collaborerà con ogni altro ruolo impegnato a governare gli agenti. Non è un semplice gestore di dati ma un vero architetto della conoscenza agentica, colui che si occuperà di fornire agli agenti una cosa che ad oggi manca completamente all'AI: l'esperienza!
Quindi...
Mi sembra di essere tornato al 1899 quando un gruppo di artisti immaginò i lavori del futuro in questa serie di immagini che sono ultimamente tornate alla ribalta.

Questo solo per dire che è molto difficile fare previsioni in questo momento, molte si riveleranno sicurament errate, quindi ho anche voluto scherzarci un po' sopra senza alcuna pretesa di chiaroveggenza.
Sarà comunque interessante capire, qualora questo articolo venisse letto da qualcuno tra 5-10 anni, su cosa aveva senso scherzare e su cosa invece era necessario essere molto seri.
Ricapitolando, ho immaginato dieci nuovi mestieri umani legati al mondo agentico dell'AI in ruoli che vanno dalla gestione strategica, alla risoluzione dei conflitti, dal sourcing al controllo etico-legale fino all'importantissima manutenzione delle memorie. Sono tutti ruoli che nascono al concetto centrale di AI Agency: quanto potere decisionale saremo disposti a delegare agli agenti e come gestiremo le conseguenze di questa delega?
Il punto è che il lavoro sta cambiando, lentamente ma inesorabilmente. Appellarsi a definizioni vecchie o troppo umanocentriche non aiuterà ad abbracciare questa evoluzione; osservare costantemente e cercare di interpretare, creando nuovi nomi, valutando costantemente le motivazioni e le modalità con cui impiegheremo il nostro tempo lavorativo, potrà servire ad anticipare un po' i tempi.
Adattarsi, proattivamente, sarà fondamentale, molto più che prevedere.
Di questo, e di molto altro, parlo nei miei workshop.
Quale di questi ruoli vi sembra più realistico? O ne manca qualcuno che avete già in mente?
Massimiliano
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