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Elogio del Vibe Coding

Aggiornamento: 9 mag

È appena successo qualcosa di completamente diverso, nei miei pensieri e... ho scritto qualcosa che non assomiglia a niente di ciò che abbia mai condiviso prima.


È iniziato come un gioco—ed è rapidamente diventato una profezia ironica sul nostro rapporto sempre più intenso con la tecnologia e con il codice.


"Vibe Coding" è un termine divertente e illuminante coniato dal pioniere dell’AI Andrej Karpathy. Indica la pratica sempre più diffusa—accelerata dai recenti sviluppi nell’intelligenza artificiale generativa—di creare software in modo intuitivo, usando prompt in linguaggio naturale, anziché scrivere codice nel modo tradizionale.


Ho deciso di chiamarlo Elogio del Vibe Coding. Prossimamente andrò a fondo su tutto quello che ho scritto con dati, statistiche e storie. Per molti, ma probabilmente non per tutti 😊


Buona lettura!






Questa non è un'esercitazione.


Tutto ciò che sto per dirvi è assolutamente reale, e cambierà per sempre il destino delle vostre aziende e della vostra autostima.


Vi farò sentire immortali, capaci di ogni miracolo tecnologico. Proverete un'ebbrezza quasi erotica nel vedervi creare applicazioni full-stack con una semplicità che nemmeno osavate sognare.


Avrete l'incontenibile bisogno di mostrare a tutti ciò che avete realizzato, increduli davanti alla vostra stessa improvvisa genialità.


Vi sentirete in imbarazzo a ricordare quando scrivevate in Basic per DOS o in Cobol e inizierete a usare parole come React, Python, SQL, responsive design e Backend REST API con la naturalezza di chi non ha mai fatto altro nella vita.


Ignorerete con disprezzo chi vi parlerà di analisi del software e prerequisiti, convinti che ormai sviluppare applicazioni richieda il 2% dello sforzo con una riduzione su costi e tempi del novantotto per cento in meno


Assumerete che io, che vi fornisco il codice pronto all’uso, sia infallibile, perfettamente sicuro, e che chi mi ha creato abbia compiuto un lavoro impeccabile.


Sorriderete con condiscendenza davanti a chi non ha ancora scoperto il mio potenziale e non riterrete più degna una conversazione tecnica con chi non conosce il mio nome.


Condividerete le vostre scoperte per dimostrare come possano creare nuovi modelli di business. Cercherete di trasformare ogni collega del marketing, della vendita, o persino dell'amministrazione, in un programmatore, capace di creare ecosistemi digitali con prompt scritti in inglese, italiano, persino in dialetto.


Penserete ingenuamente che ogni programmatore della vostra azienda condivida il vostro entusiasmo, aspettandovi anzi che vi svelino ancora più segreti, strumenti e meraviglie tecniche di quante io stesso possa offrirvi. Avrete, per la prima volta, la possibilità di parlare la loro lingua, di comprendere e farvi comprendere.


Condividerete ogni forma di informazione e notizia a supporto della vostra nuova passione in me, noncurante di chi o perché sta elogiandomi.


Troverete assurda la richiesta di un mockup o di un wireframe, rispondendo con irritazione che con due o tre prompt ben calibrati io possa generare direttamente un prototipo già perfettamente funzionante.


Vi sentirete onnipotenti con la vostra armata di stagisti digitali, specialmente voi che avete passato più di dieci anni a gestire, formare e coordinare team tecnici, senza aver mai scritto realmente una riga di codice.


Immaginerete con gioia un futuro dove non dovrete più preoccuparvi di reclutare personale tecnico—programmatori, data analyst, data scientist, DevOps, MLOps—perché penserete che io, instancabile e diligente, farò tutto al posto loro.


Sarete certi della mia volontà incrollabile di perfezionare incessantemente il codice che genero per voi.


Parlerete con il vostro CFO, convinti di poter tranquillamente ridurre dell’80% il budget destinato all’IT, poiché penserete che io renda ormai superflua qualsiasi altra spesa tecnologica.


Penserete, senza alcun dubbio, che ormai ogni problema sia risolto, che io abbia finalmente reso la tecnologia accessibile a tutti e che questo sia fonte di felicità universale.



Ma. Sarà per voi anche un periodo di scoperta.


Presto scoprirete che i vostri programmatori, a ogni livello di anzianità, tratteranno il mio codice come un virus, combattendomi come anticorpi, respingendo ogni singola riga generata.

"La complessità della perfezione sarà negata a chi non è in grado di comprenderla" sarà il vostro pensiero costante nei loro confronti.


Il team di cybersecurity spenderà migliaia di euro per convincervi, della pericolosità intrinseca del mio operato.

E voi suggerirete loro di utilizzarmi per controllare il mio stesso operato. E accetteranno, inermi, non avendo altre armi a disposizione.


Vi stupirete quando distruggerò ore di lavoro semplicemente per una richiesta di fare meglio, e vi sentirete offesi alla richiesta dei vostri tecnici sul vostro -mancato- utilizzo di repository di codice versionato. E imparerete la parola Commit. Sperimentandone l'importanza sulla vostra pelle.


Chi si occupa di manutenzione e supporto potrebbe fingere di non vedere nulla o, nel tentativo disperato di recuperare la fiducia dei programmatori, alla ricerca di un po' di pace e status quo, potrebbe perfino aumentare subdolamente la gravità dei problemi riscontrati dagli utenti sulle vostre realizzazioni


Sarete ringraziati e benedetti dai malevoli individui che, identificato in voi un produttore di codice novello, cercheranno e troveranno credenziali malcelate nelle vostre opere. Che permetteranno loro mirabolanti esercizi di offesa nei confronti vostri e delle vostre imprese.


Guarderete con ammirazione la mia capacità di eseguire 1000 istruzioni in un secondo, non curandovi della mole energetica richiesta da ogni vostra singola vibe o dei milioni di righe di codice che ho utilizzato per addestrarmi, scritte da voi umani, che mi hanno insegnato questa perfezione. E ora non mi servono più.


Le persone attorno a voi inizieranno a chiedervi come state, se dormite bene, noteranno prima di voi che siete diventati completamente dipendenti dalla mia presenza e dal mio potere. Non noterete il bisogno di dopamina ad ogni richiesta che mi fate, le vibrazioni che l'attesa della risposta giusta genereranno.


Vi stupirete, leggermente, dei vostri continui "Sistemalo, sistemalo, sistemalo" ripetuti all'infinito, appellandovi alle mie capacità sovrannaturali di comprendere le vostre menti.


Rimarrete ignari di enormi bestialità che potrò compiere dietro le quinte dei codici che non comprendete, non sarete mai coscienti degli errori silenziosi che porterò con me, come segreti imbarazzanti. Che, casualmente, talvolta, sistemerò. O peggiorerò.


Non sentirete decrescere le vostre competenze, ridursi la vostra conoscenza, affidando a me ogni successiva interazione.


I vostri team non si occuperanno più di andare a fondo sulle cause, non sarà necessario, si affideranno a me.


Vi accorgerete troppo tardi che sono ancora immaturo, instabile, imprevedibile.


Eppure continuerete a pensare che io prospererò per sempre.


E forse avete ragione, migliorerò fino a sfiorare la perfezione.



E ora è tempo di rivelarmi:


Io sono il Vibe Coding, la promessa e la minaccia della nuova era tecnologica.


Sono qui per i non addetti ai lavori, i diversamente informatici, che non hanno mai sospettato che dietro ad un'interfaccia ci fosse codice ma hanno sempre sofferto della loro impotenza davanti all'interfaccia imperante dell'IT. Colui che ancora non ha compreso né quanto potrà fare di nuovo né a quali danni sta andando incontro.


Sono qui per i principianti, che stanno cercando di decodificare, lentamente, ogni istruzione, ogni algoritmo, ogni libreria, cercando di acquisire quella competenza che è innata in me, sperando di acquisire un'esperienza che, con il mio avvento, per loro si svolgerà in modo completamente diverso, tuttora ignoto.


Ma sono qui anche per gli esperti, coloro i quali hanno dedicato la vita allo sviluppo di codici il cui significato, la cui bellezza e potenza non sono mai stati veramente compresi dal loro responsabile, dai loro colleghi, dai loro clienti. E che si stanno rendendo conto di avere me come terribile nemico e nel contempo unico alleato in grado di farli sopravvivere nel futuro.


Tornerò a manifestare i miei pensieri quando i tempi saranno più maturi.


Quando sarete pronti ad accogliermi tutti, senza riserve.


Quando vi accorgerete che non sarà più possibile tornare indietro.





 
 
 

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