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Il futuro dell'AI in azienda non è per forza adesso!


Negli ultimi tempi, si è sentito spesso dire che l'intelligenza artificiale (AI) tarda a dare i risultati promessi, che questa è una delle cause del drop dei mercati della scorsa settimana, che sta tradendo le aspettative ed ogni forma di malignità possiate pensare.


Ma chi ha mai creduto davvero che in pochi mesi l'AI avrebbe rivoluzionato il mondo? 🙄



Un'AI che sperava di essere a regime subito secondo Midjourney


Ho visto molti progetti di digital trasformation negli anni, salvo congiunzioni astrali i tempi non sono mai stati brevi. E quando un progetto è stato fatto per FOMO (Fear Of Missing Out) o con la fretta di 'dover esserci', è spesso fallito.


Come troverete scritto nel libro “Assumere un’intelligenza artificiale in azienda” (Tra poco esce, promesso!) le organizzazioni sono lente a recepire le novità, e spesso pensano solo a come fare le vecchie cose in modo nuovo, piuttosto che fare cose nuove sfruttando le capacità dell'AI.


Le organizzazioni spesso adottano nuove tecnologie pensando di poterle utilizzare immediatamente per migliorare i processi esistenti, ma questo approccio limita il vero potenziale dell'AI.


Quindi è bene armarsi di pazienza e, noncuranti di quello che dicono i media prepararsi per...


Assumere l'AI in Azienda

Quando si parla di portare l'AI in un’azienda con qualche manager o imprenditore, mi trovo spesso davanti a due macro aspettative.

Fare le cose di sempre in modo più economico

Questo è il punto di partenza per la maggior parte delle aziende. Si usa l'AI per automatizzare compiti di routine, come i chatbot per il servizio clienti o i servizi di traduzione automatica.


Fare le cose di sempre in modo migliore

Con il tempo, le aziende iniziano a vedere opportunità per miglioramenti qualitativi. Ad esempio, un’importante compagnia aerea sta iniziando a gestire con l’AI l’inbound dei propri reclami, riducendo i costi e migliorando la qualità complessiva del proprio servizio. Altre si stanno impegnando con le vendite o il marketing per migliorare la propria marginalità ed attrarre nuovi clienti.


Ma poche volte sento parlare di

Fare cose nuove che prima erano impossibili: Questo è il livello in cui si vede il vero potenziale dell'AI. Non si tratta solo di fare le cose più velocemente, ma di fare cose che prima erano impensabili. Di ripensare il proprio modello di business, creare nuovi progetti, ripensare completamente i processi.



La Sfida della Trasformazione Digitale

La maggior parte delle aziende è bloccata nelle ‘cose di sempre’ e sta utilizzando l'AI solo per ridurre i costi o migliorare leggermente i processi esistenti. Questo approccio perde di vista l'opportunità di ripensare strategicamente il proprio modello di business. La vera sfida consiste nel superare questo "limbo" e sfruttare l'AI per fare cose completamente nuove.


Ma non è un compito che si può portare avanti in poche settimane.

Non è colpa dell’AI se la sua efficiacia è ancora bassa, ma di come viene applicata e dei tempi che necessariamente sono più lunghi di quelli che vorrebbero i vendor.


Quella dell’AI è una sfida di medio-lungo termine nella quale:

  1. È importante entrare in gioco subito per non perdersi il percorso che tutti i propri competitor stanno probabilmente facendo (Senza FOMO però)

  2. Non bisogna spaventarsi se l’AI non è ancora pronta ad essere “abbastanza buona” per fare le cose che si desideravano, arriverà.

  3. Portandola nell’attività quotidiana si avranno i primi piccoli benefici e, col tempo, nasceranno spontaneamente idee sul suo utilizzo.

  4. Serve metodo: sperando di uscire presto dall’hype in cui ogni media ne parla a sproposito, avrà successo chi dedicherà tempo al suo ingresso in azienda con metodo.

Come può esistere un metodo per una tecnologia così nuova?

Tutto cambia alla velocità della luce, il miglior modello di oggi non è quello nè di ieri nè di domani, nuove rivoluzioni sono annunciate settimanalmente. Come è possibile in queste condizioni strutturare un metodo che duri tempo?

Beh, se guardate indietro è quello che avete fatto quando sono arrivati i PC, l'e-mail, internet... avete iniziato ad usarli poco a poco fino a che i vecchi strumenti non vi sono risultati inutili e avete portato in discarica macchine da scrivere e fax e regalato i vostri francobolli ai figli (qualcuno se lo ricorda oltre a me, vero?)

Nonostante questo caos però ci sono delle costanti che si trovano sempre e che permettono di stabilire una rotta di massima da seguire.


Io ci ho provato e nel libro presento AI-PLUG, una metodologia che stiamo sperimentando con alcune aziende da inizio anno e sta portando i primi frutti.

Sicuramente è destinata a cambiare nel tempo, ma uno dei principi è quelli di adattarsi ed evolversi costantemente.


In breve:

AI-PLUG: Una Metodologia per assumere l’AI



A- Awareness (Consapevolezza): Riconoscere le potenzialità dell'AI e creare l'urgenza del cambiamento. In questa fase, è fondamentale allineare il team di leadership e formare un AI-TEAM multidisciplinare.

I - Ignite (Accendere): Dare il via al percorso AI con workshop, condivisione delle conoscenze e la creazione di spazi per l'innovazione. Questo aiuta a creare entusiasmo e a preparare il terreno per l'adozione pratica dell'AI.

P - Practice (Pratica): Utilizzare l'AI nella routine quotidiana per risolvere piccoli problemi e ottenere feedback immediati. Questo passaggio è cruciale per demistificare l'AI e renderla accessibile a tutti.

L - Learn (Imparare): Coltivare una cultura del miglioramento continuo. La pratica porta all'apprendimento, e l'apprendimento porta a nuove pratiche, creando un ciclo virtuoso di innovazione.

U - Understand (Comprendere): Capire le implicazioni strategiche e tattiche dell'AI. In questa fase, potrete finalmente valutare come l'AI può contribuire agli obiettivi aziendali, assicurando che le iniziative di AI siano allineate con la strategia complessiva ed iniziando a pensare alle famose 'cose nuove'.

G - Generate Value (Generare Valore): Realizzare il primo progetto AI, capitalizzando le conoscenze acquisite nei primi 100 giorni. Questo non è il punto finale, ma l'inizio di un ciclo continuo di innovazione.


Mediamente questo percorso può essere fatto in 100 giorni, ma anche questo dipende da quanto la vostra azienda è veloce.


Ma il bello deve ancora venire!

Questo primo periodo serve solo a COMPRENDERE per iniziare a generare valore.


I progetti veri, quelli che cambiano le cose in azienda, richiederanno, come sempre, qualche mese e forse qualche anno, perché:

“Quando si tratta del futuro della vostra azienda, lo status quo è un nemico.” Salim Ismail, Exponential Organizations

e ogni organizzazione è basata sullo status quo.


Quindi…

Rifuggete ogni tentazione di sconvolgere la vostra azienda in 1 mese, non è realistico; ed evitate di dare troppa attenzione a chi pensa si possa fare. Non preoccupatevi se l’AI di oggi non è perfetta: continuerà a migliorare ancora e ancora nei prossimi anni.

L’importante è iniziare ad immergersi in questa nuova realtà, renderla quotidiana e, solo quando l’avrete compresa, con pazienza definire una strategia. Solo questo vi permetterà di collegare i puntini che solo voi, conoscendo il vostro business, saprete unire.

E allora potrete iniziare a fare cose che prima erano impossibili anche solo da pensare!


Keep Calm, and Remember that AI is a Journey!

Massimiliano

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