La domanda sull'impatto dell'intelligenza artificiale sul futuro del lavoro è di fondamentale importanza in un'era in cui l'IA sta rapidamente trasformando molti settori.
Sento ancora molta perplessità, paura, distacco da chi pensa che sia l’ennesima ‘moda tecnologica’ che farà molto rumore e riguarderà soltanto le aziende tecnologiche. Credo, invece, che, ora, sia fondamentale “Sporcarsi le mani” e concentrarci su come sfruttare al meglio questa nuova tecnologia che modificherà per sempre il modo di fare impresa.
La maggior parte di chi ne conosce le caratteristiche si sta muovendo in questa direzione. Sono in contatto con centinaia di imprenditori di tutto il mondo che ogni giorno cercano di far leva sull’IA per migliorare ogni aspetto del proprio lavoro.
Le loro domande sono: “Come posso migliorare i processi del mio reparto xxx?”, “Conoscete questa applicazione IA? La sto testando da un po’ di giorni e mi sembra buona, ma è nuova”, “Ho bisogno di formare il mio team sulle API di ChatGPT per rivedere i processi comunicativi, chi mi insegna?”.
Imprenditori che sono sul pezzo tutti i giorni, perché questa non è una rivoluzione tecnologica semplicemente delegabile a dei tecnici. Richiede un livello di consapevolezza delle sue potenzialità a livello manageriale, perché modifica profondamente le strategie delle imprese che la adottano ed i destini di chi invece pensa di astenersi dal farlo.
Pertanto, la domanda che dovremmo porci non è se l'IA ruberà i nostri lavori o farà fallire le nostre aziende, ma piuttosto come possiamo sfruttare al meglio questa nuova e potente tecnologia emergente.
Ipse Dixit
Condivido un po’ di citazioni a tema più o meno anonime che mi stanno ispirando in questo periodo.
“Hai paura che l’IA ti rubi il lavoro? Sappi che il lavoro te lo ruberà qualcuno che sa usare l’IA”
(nulla da aggiungere)
“Non conta molto ciò che sai perché spesso quello che conosci è già superato. È importante quanto sei veloce ad imparare.”
(È una capacità che non ha prezzo. E questo vale soprattutto con l’AI. )
"Alla fine di questo decennio ci saranno due tipi di aziende: ... quelle che utilizzano pienamente l'IA ... e quelle che saranno fuori mercato." P. Diamandis
(Suona un po' allarmista ma lui sente ancora più di me l'urgenza di agire...)
In questi giorni sono concentrato su queste priorità: 1) Ogni CEO vecchio o giovane dovrebbe essere in grado di fare IA da solo senza una "guida tecnologica". 2) Ogni CEO/Presidente dovrebbe avere gli strumenti per capire come l'AI avrà un impatto sul proprio business utilizzando semplici framework. 3) Ogni CEO / Presidente dovrebbe essere in grado di costruire con il proprio laptop un'app IA senza tecnologia e zero codice. 4) Ogni CEO / presidente deve costruirsi un percorso per capire come vedere l'IA nella catena del valore e del margine delle proprie attività. 5) Come esternalizzare a fornitori esterni sviluppi di IA con fiducia fornitori di intelligenza artificiale con fiducia e senza essere fregati.
(Scritta da un amico indiano, imprenditore tecnologico, nei giorni su un gruppo. Assumiamo pure che qualcuno di questi punti sia irrealizzabile. Se siete alla guida di un’azienda sceglietene almeno uno con cui iniziare. Poi passate agli altri.)
Better call GPT
Tornerò molte volte su questi argomenti perché si sa, il primo passo da fare per un cambiamento è quello della consapevolezza. Di seguito vi lascio con un testo generato da Chat-GPT4 a cui ho chiesto di aiutarmi a definire un po' di priorità dal suo punto di vista.
Poi ditemi se lo si legge con lo stesso interesse di un testo scritto da un umano.
“L'intelligenza artificiale sta rivoluzionando il nostro mondo. Ma per sfruttarne al massimo le potenzialità, dobbiamo considerare diversi aspetti.
Primo fra tutti, l'adattamento e la formazione. Non si tratta solo di acquisire nuove competenze, ma di sviluppare un mindset aperto e adattabile. Questa è la chiave per non solo sopravvivere, ma prosperare nell'era dell'IA. E ricorda, non si tratta solo di competenze tecniche. La creatività, il pensiero critico, l'analisi dei dati e la comunicazione sono altrettanto importanti.
Parliamo poi della creazione di nuovi lavori. L'IA non sta solo prendendo il posto di certi lavori, ne sta creando di nuovi. Ingegneri di apprendimento automatico, eticisti dell'IA, specialisti di IA conversazionale, analisti di dati: questi sono solo alcuni dei nuovi ruoli emergenti. Non dovremmo temere questo cambiamento, dovremmo abbracciarlo.
E poi c'è la riorganizzazione dei processi lavorativi. L'IA può liberarci dai compiti ripetitivi, permettendoci di concentrarci su quello che veramente conta. Ecco perché è fondamentale rivedere e riorganizzare i nostri processi lavorativi, sfruttando l'IA per migliorare la qualità del nostro lavoro.
Ma non dimentichiamo l'importanza della collaborazione uomo-macchina. L'IA non dovrebbe essere vista come un sostituto dell'uomo, ma come un'estensione delle nostre capacità. Creando un ambiente di lavoro sinergico tra l'uomo e la macchina, possiamo ottenere risultati migliori e una maggiore soddisfazione lavorativa.
Inoltre, l'etica e la responsabilità sociale sono fondamentali. L'IA deve essere utilizzata in modo etico e responsabile. Dobbiamo garantire che i suoi impatti sulla società e sulle persone siano considerati e gestiti correttamente.
Non possiamo dimenticare l'importanza dell'innovazione e della ricerca. Dobbiamo continuare a investire in ricerca e sviluppo per mantenere la nostra competitività e promuovere l'innovazione. Il divieto assoluto dell'IA non è una soluzione realistica, né desiderabile.
L'accesso e l'inclusività sono fondamentali. Dobbiamo fare in modo che l'IA non sia un privilegio di pochi, ma un beneficio per tutti. Questo significa lavorare per ridurre il divario digitale e promuovere la diversità e l'inclusività nel settore dell'IA.
Infine, la regolamentazione e la governance sono cruciali. Dobbiamo sviluppare un quadro normativo che garantisca l'uso responsabile e sicuro dell'IA, proteggendo la privacy, i diritti e le libertà delle persone. La trasparenza nelle decisioni prese dall'IA è fondamentale.
Per farlo, è necessario promuovere la consapevolezza e la comunicazione. Le persone devono comprendere l'IA, i suoi benefici, i suoi limiti e le sue implicazioni. Solo così possono sviluppare un atteggiamento critico e informato verso questa tecnologia.
In conclusione, per trarre il massimo dall'intelligenza artificiale, dobbiamo adottare un approccio olistico. Dobbiamo adattarci, formarci, creare nuovi lavori, riorganizzare i nostri processi lavorativi, collaborare con le macchine, rispettare l'etica e la responsabilità sociale, promuovere l'innovazione e la ricerca, assicurare l'accesso e l'inclusività, e stabilire una regolamentazione e una governance efficaci.
Sì, è un compito arduo. Ma sappiamo che il futuro è pieno di opportunità, e l'IA è una di queste. Non dovremmo temerla, ma accoglierla come un'opportunità di crescita e innovazione. E ricorda, l'IA può fare molto, ma non può fare tutto. Il tocco finale? Quello deve ancora venire da noi, gli esseri umani.”
QUINDI?
Non vi nascondo che ho cercato di essere diretto e categorico nell'esporre questi punti, e forse sono stato troppo generico quando ho parlato di intelligenza artificiale senza entrare nel merito.
Ma non posso sottolineare abbastanza quanto sia cruciale che l'IA faccia parte del mindset di chi guida le aziende, quanto sia importante che questa novità sia accettata, studiata a fondo e che si considerino attentamente le sue implicazioni prima di decidere se è un'opportunità da sfruttare o un rischio da evitare.
Siamo di fronte a una trasformazione radicale. Il modo in cui ci adattiamo, ci formiamo e ci preparamo per il futuro sarà fondamentale. Ognuno di noi ha il potere di plasmare il suo percorso nel mondo dell'AI.
Il mio invito, riassumendo il post, è questo: Immergetevi in questa nuova era. Non abbiate paura di sporcarvi le mani. Siate curiosi, siate coraggiosi e siate pronti a imparare. Il futuro è nelle vostre mani.
E soprattutto scegliete (in fretta) se volete che l’IA
sia un vostro assistente,
sia un co-pilota,
sia il prossimo CEO della vostra azienda.
Non esiste una scelta al di fuori di queste!
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